The Portrait of Dreams

Valerie Blaise

La mia creatività innata ora è diventata il mio lavoro e il ricordo più personale della mia infanzia oggi dà il nome alla mia azienda.

1. Bio

Designer autodidatta, fondatrice del marchio Vavvoune, realizza borse e accessori in pelle. Il suo progetto imprenditoriale combina un approccio responsabile all’utilizzo delle materie e la ricerca di standard molto alti: tutte le sue creazioni sono realizzate utilizzando i pellami abbandonati dai marchi di ultra lusso della moda italiana. A questo unisce progettazione e realizzazione affidati a team di donne e piccoli artigiani del distretto dell’abbigliamento di New York City, per promuovere la valorizzazione delle micro imprenditorie locali.

2. La forza di un sogno

A volte impariamo a riconoscere il nostro sogno nel mezzo del flusso della nostra vita. Non avevo un sogno preciso da piccola, ma due cose ho capito per certo quando la mia famiglia si è trasferita da Haiti a Boston: c’erano dei ricordi che per nessuna ragione avrei fatto morire e, la creatività è un’ottima valvola di sfogo. Vavvoune è il mio ricordo d’infanzia più caro, è il modo in cui mi chiamavano sull’isola. È un universo in una sola parola. Oggi è il nome del mio brand, che produce proprio cose che creo io, con la mia visione del mondo, assieme alla mia piccola comunità di artigiani. È la mia nuova isola, in cui quella piccola bambina mi lascia in dote occhi aperti con cui osservare e accogliere il mondo.

3. Alla scoperta della vera bellezza

A 9 anni, quando sono arrivata a Boston, all’inizio credevo fossimo solo in visita. Quando ho realizzato che era definitivo, ho dovuto imparare un modo completamente nuovo di vivere. Boston era ok, ma io amavo la vita sull’isola. È stato uno shock, ma la mia curiosità mi ha salvata. È in quel processo che ho imparato il fascino di mettere a confronto la propria individualità con nuovi punti di vista. Come una sorta di grande sfida, in cui assorbi tantissime informazioni nuove e trovi il modo per adattarle alla tua personalità. Come dare nuova vita a scampoli di pellame scartati dal sistema o scegliere una produzione piccola e lenta in un mondo sempre più frenetico.

4. Ciò che ho imparato e sosterrò sempre

La vita a volte ti sfida con una inversione di rotta a 360° e il potere più grande che abbiamo è imparare che possiamo rompere tutte le etichette, senza rinunciare alla nostra identità. Avere il coraggio di lasciare andare quello che non c’è più e guardarci attorno con la mente aperta. È questa la bellezza più grande che ho imparato ad amare e proteggere: continuare ad assorbire ogni stimolo culturale diverso dal mio background e, al tempo stesso, non perdere mai il contatto con ciò che mi rende unica. E il mio sogno per le donne è imparare a fare squadra, supportandoci a vicenda per permettere ai nostri sogni di sbocciare.


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